Un impianto fotovoltaico funziona in modo completamente automatico:

utilizzando le radiazioni solari incidenti sulla terra che valgono circa 1000 W/m2 in condizioni “standard” di buona insolazione, grazie ai particolari materiali semiconduttori, quali ad esempio il silicio, l’energia contenuta nei raggi luminosi viene convertita direttamente in energia elettrica, dalle così dette celle fotovoltaiche. Più celle collegate insieme formano un pannello solare fotovoltaico. Con piu’ pannelli fotovoltaici si costruisce una stringa e con piu’ stringhe si costruisce un impianto solare.

Una volta raggiunta la soglia minima di irraggiamento solare, i moduli producono energia e il convertitore si attiva adattandola all’uso, con l’inseguimento automatico del punto di massima potenza erogabile dai moduli.

L’energia prodotta viene immessa nell’ impianto elettrico dell’edificio e consumata dagli utilizzatori.
La parte di energia prodotta che eccede il consumo passa poi alla rete di distribuzione.

I due contatori installati a cura del gestore di rete di distribuzione provvederanno a tener conto dei flussi energetici, in prelievo ed in immissione.

Il convertitore statico effettuerà la memorizzazione dei dati di produzione che possono essere eventualmente scaricati su un personal computer per mezzo dell’interfaccia per la diagnostica.

Tramite il portale di monitoraggio remoto è possibile verificare la produzione permette la verifica del corretto funzionamento del sistema e la memorizzazione e visualizzazione delle statistiche sul funzionamento dell’impianto.